Un gigante si fa piccolo
La Porsche Cayenne è capace di fare quasi tutto. Ma è in grado di convincere anche in situazioni in cui si desidererebbe di solito una vettura più piccola? Andiamo a fare un test di vita quotidiana nel Vallese.
La Cayenne è simile a un coltellino multiuso in un portfolio di modelli: non c’è nessun compito che non sarebbe in grado di svolgere. Lunghi tragitti con un comfort elevato? Nessun problema. In piena sicurezza per monti e valli, dove si possono ancora incontrare solo fuoristrada, ma praticamente nessun SUV? Ma certo.

Rotaia anziché strada:
Da Kandersteg a Goppenstein con il treno con auto al seguito.Una gita al lago con rimorchio per barca agganciato? Sempre e comunque! Il piacere di guida su tornanti sinuosi, senza sentire la mancanza di un’auto sportiva? Ma con piacere!
Chi, tra i SUV, intende competere con la Porsche per superarla, deve escogitare qualcosa. Per tale motivo, questa volta non cercheremo di affrontare situazioni estreme, piuttosto di fare una prova nella banale vita quotidiana. Più precisamente si tratta di situazioni in cui si desidererebbe una roadster compatta, invece di un SUV voluminoso di 4,93 metri di lunghezza, quasi due metri di larghezza e con graziosi cerchi nel formato da 22 pollici.
In via eccezionale, ci dirigiamo nel Vallese, ma non attraverso una strada di passo spettacolare; ci lasciamo invece guidare dal treno con auto al seguito da Kandersteg a Goppenstein. Quello che, all’apparenza, sembra essere un viaggio rilassante, in realtà può far sudare anche freddo al volante di una grande auto. Questo succede, infatti, quando è richiesta precisione per portare l’auto sul treno senza provocare graffi e, infine, per riportarla sull’asfalto.
Occhi aperti!
Per quanto riguarda l’altezza da terra, non dobbiamo preoccuparci delle traversine al momento del carico sul vagone ferroviario. Ma c’è spazio sufficiente a sinistra e a destra? E non c’era anche un paletto che forse è in attesa di entrare in contatto con la vernice proprio nell’angolo cieco?
Uscire e guardare fuori non è possibile; ciò metterebbe a dura prova la pazienza di coloro che stanno dietro. Chiudere gli occhi e sperare per il meglio? Al contrario: la soluzione è accendere la telecamera e godersi il panorama. La telecamera a 360 gradi della Cayenne non solo permette la classica vista dall’alto; essa ci consente virtualmente di muoverci intorno all’auto in tutta libertà. C’è spazio sufficiente nella parte anteriore a destra? Ma quello nell’angolo cieco è un paletto o no? Con il semplice tocco di un dito, torna la massima tranquillità. Le gocce di sudore non imperlano più la fronte e circa 20 minuti dopo scendiamo dal treno a Goppenstein, dove finalmente ci sorride il sole e dove ci attendono ulteriori sfide...

Osservare anziché stare in ansia:
La telecamera a 360° offre una panoramica perfetta.
Stupirsi anziché prendere i comandi:
È l’elettronica a occuparsi delle manovre di parcheggio. Persino senza conducente in auto.Dietro l’angolo!
Il centro di Sion non è sempre concepito in funzione delle automobili. Zona d’incontro, velocità massima consentita di 20 km orari e vicoli stretti. Per l’ultimo miglio, qui è meglio andare a piedi, non appena si riesce a trovare un parcheggio adatto per l’auto. Una prima carta vincente è la nostra compagna di viaggio, la Cayenne Turbo E-Hybrid Coupé con pacchetto GT, con la sua modalità di guida «E-Power». In queste circostanze, in base alla modalità WLTP City, è possibile percorrere fino a 81 chilometri in modo esclusivamente elettrico. Un enorme vantaggio. Praticamente senza far alcun rumore ci intrufoliamo nelle anguste vie. Ma i percorsi stretti tra gli edifici storici erano stati progettati a quei tempi per le carrozze trainate da cavalli, non per i moderni SUV ad alte prestazioni. Un motivo per preoccuparsi? No. La Cayenne, infatti, è capace di adattarsi: a una velocità ridotta, l’asse posteriore sterza fino a tre gradi in senso opposto rispetto all’asse anteriore. In tal modo, si riduce il raggio di sterzata e il centro di rotazione si sposta verso il centro del veicolo. Sembra un’ipotesi del tutto teorica, ma nella vita quotidiana questo significa concretamente che la vettura è molto più compatta e quindi più agile di quanto si possa pensare.

Risparmiare benzina:
Parcheggiare e contemporaneamente effettuare la ricarica per l’autonomia in modalità elettrica.Lavoro su misura tra colonne di cemento
I centri delle città ristretti possono perlopiù essere evitati in auto. Ai garage incredibilmente ostili alle automobili, purtroppo, non è sempre possibile rinunciare. Oggi andiamo volutamente alla ricerca di questo opinabile «piacere».

Guidare con la funzione di comando a distanza:
Più spazio per salire e scendere dal veicolo grazie al «parcheggio da remoto».L’autorimessa «La Plante» di Sion presenta una valutazione particolarmente bassa tra gli utenti di Google Maps: solo 3,9 su cinque possibili stelle risulta essere il giudizio poco lusinghiero. Parcheggi ristretti e spazio limitato per le manovre. Parcheggiare qui è «un inferno», commenta un utente. Chi non è alla guida di un’auto di piccole dimensioni farebbe dunque meglio a tenersi lontano. Questo vale, a maggior ragione, se si vuole mantenere come nuovi le calotte degli specchietti in carbonio e i cerchi da 22 pollici.
In questo caso è dunque richiesta la perfetta interazione tra i sistemi: grazie alla sorprendente maneggevolezza dell’asse posteriore sterzante e alla perfetta panoramica resa possibile dalle numerose prospettive della telecamera, la Cayenne «si dissolve» anche in posti auto apparentemente troppo piccoli, che sia guidata a mano in modo tradizionale oppure in maniera completamente automatica. Dato che il sistema riconosce un parcheggio adatto, si avvia il processo di parcheggio in tutta comodità tramite touchscreen e si lascia che l’elettronica faccia il suo lavoro.
Non è necessario farsi strada «a spintoni»
Hai trovato un parcheggio? Spesso questo non basta. Il problema di spazi troppo stretti, infatti, risiede non di rado nel fattore umano in quanto tale: in ultima analisi, il conducente deve uscire dall’auto e, in seguito, deve rientrarvi. Con la Cayenne ci risparmiamo la fatica di dover fare contorsioni solitamente poco decorose tra due auto. La parola magica è «parcheggio a distanza»: se i sensori a ultrasuoni e le telecamere hanno rilevato un parcheggio, è possibile scendere tranquillamente al centro della corsia di marcia, e successivamente si può avviare la procedura di parcheggio tramite smartphone. L’auto si posiziona nel parcheggio comandata a distanza e in maniera autonoma. E, se lo si desidera, l’auto può anche uscire autonomamente, in modo da evitare di dover salire facendo le suddette contorsioni.

Vicolo stretto
Le problematiche relative al traffico ferroviario e urbano sono quindi gestite dalla Cayenne con maestria e con un’eleganza considerevole. È adesso l’ora di fuggire dall’ambiente urbano. Le pendici sopra Sion, infatti, non sono solo costellate di vigneti, ma presentano anche numerosi vicoli stretti e tortuosi. Queste stradine possono essere, in alcuni tratti, un palcoscenico sul quale provare la vera gioia di guidare, ma richiedono anche concentrazione, per evitare che le curve parzialmente cieche e i tornanti stretti si trasformino in una snervante sfacchinata. In tale scenario, la Cayenne fa cadere nell’oblio le sue dimensioni con un’affidabilità senza compromessi. Lo sterzo e i freni funzionano con la massima precisione, come ci si aspetta giustamente da una Porsche, consentendo alla vettura di posizionarsi perfettamente sulla strada stretta. E, naturalmente, anche in questo caso, l’asse posteriore sterzante contribuisce ad affrontare con eleganza i tornanti.

A passo d’uomo:
L’asse posteriore sterzante viene in aiuto sulle anguste strade di città e su strade extraurbane strette con tornanti impegnativi.Missione compiuta
Dopo aver parcheggiato la Cayenne elegantemente di lato a Crans-Montana, è giunto il momento di trarre le conclusioni e di terminare la giornata. Il risultato finale è assolutamente positivo. Perché? Anche in situazioni di fatto sfavorevoli, tra i SUV, l’auto sportiva non si lascia superare in termini di prestazioni. I sistemi tecnici di assistenza orchestrano con destrezza le manovre e le operazioni di parcheggio, facilitando così la vita quotidiana in ampia misura. Vale quindi la pena di conoscere più da vicino il passeggero digitale.
Dati sui consumi
718 Spyder RS
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12,7 l/100 km
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288 g/km
911 GT3
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13,8 – 13,7 l/100 km
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312 – 310 g/km
Cayenne Turbo E-Hybrid Coupé with GT Package
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5,2 – 5,0 l/100 km
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116 – 112 g/km
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20,4 – 20,2 kWh/100 km
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73 – 75 km
Taycan Turbo GT with Weissach package
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0 g/km
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20,8 – 20,7 kWh/100 km
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550 – 555 km