La nuova Macan sfida i pregiudizi

Quando si parla di auto elettriche, l’autonomia e i tempi di percorrenza sono i temi più dibattuti, soprattutto relativamente agli spostamenti a lungo raggio. Ma la nuova Porsche Macan è la full electric senza limiti.

   

Quindi, utilizzare un’auto elettrica su una lunga tratta è davvero penalizzante rispetto a una tradizionale? Questa domanda mi ha spinto a mettere alla prova la nuova Macan full electric su un percorso di 800 km di sola autostrada, l’ambiente teoricamente più ostico per questo tipo di motorizzazione. L’obiettivo? Scoprire chilometro dopo chilometro le caratteristiche di un viaggio a lungo raggio in elettrico e le differenze rispetto a un’auto termica.

La partenza dal casello di Trento Sud è fissata per le 9:18 di una giornata invernale. Il termometro di Macan Turbo, che segna 3°C, mi fa subito pensare che nemmeno il freddo è un alleato per l’elettrico: meglio così, se test deve essere che sia in condizioni non proprio ideali. Con la batteria carica al 99%, parto e imposto il cruise control a 130 km/h. Con oltre 600 CV prodotti da due motori sincroni e una batteria da 100 kWh (95 netti), Macan Turbo promette prestazioni di altissimo livello, anche se la vera sfida, ma non la mia, sarà gestire soste e ricariche.

Una sfida che delego con piacere alla tecnologia Porsche, che infatti si dimostra subito una grande alleata. Il sistema di pianificazione del viaggio è preciso: dopo aver definito la strategia di guida, il Porsche Charging Planner ha impostato tre soste brevi, ottimizzando tempi e livelli di carica.

La prima fermata avviene dopo oltre 300 km e 2 ore e 45 minuti di viaggio, presso l’area di servizio di Montefeltro Ovest, in prossimità di Riccione. Qui, un piccolo «intoppo» riguarda le colonnine: solamente due stalli funzionanti presso la stazione di ricarica mi costringono a condividere la colonnina HPC con un’altra Porsche. Ma non è un problema: in 18 minuti, solo 7 in più del previsto, raggiungo il 57% di carica (partendo dall’11%). Sono le 12:30 quando riparto.

Al volante:

Al volante:

In carreggiata testando il sistema di pianificazione viaggio, il Porsche Charging Planner.

Il viaggio prosegue fluido, con Macan impeccabile su strada: stabilità, comfort e reattività continuano a essere i punti di forza di un best seller mondiale anche in questa nuova versione proiettata al futuro della mobilità. Dopo il «giro di boa» a Montemarciano, immediatamente prima di Ancona, riprendo la strada verso nord, con il mare Adriatico che ora è sulla mia destra. Come da programma, la seconda sosta è presso l’area di servizio di Rubicone Est, dopo Rimini. Alle 14:04, approfittando della pausa pranzo, connetto l’auto a una colonnina completamente libera: la sessione di ricarica, dal 10 al 51%, si conclude in soli 7 minuti. Riparto alle 14:15 e mi rendo conto di guidare in assoluto relax, senza quello che molti indicano come l’«incubo dell’autonomia». Mentre la mappa delle infrastrutture diventa capillare, mi rendo conto che in fondo è solo una questione di programmazione, quella che la tecnologia Porsche assicura in modo semplice e rapido. 

Dopo circa un’ora, supero Bologna e raggiungo l’area di servizio di Pioppa Est per la terza e ultima sosta. Sono le 15:15, ricarico dal 24 al 69% in pochi minuti e alle 15:31 sono nuovamente al volante.

L’ultimo tratto mi porta, dopo un breve incolonnamento, fino a Trento Sud. Poco prima di raggiungere il casello, registro il superamento degli 800 km autostradali. Sono le 17:16.

Come è andata? 800 km percorsi in 7 ore e 58 minuti, divertendomi e senza nemmeno accorgermene. Considerando i 7 minuti non previsti della prima sosta e il fatto che un’auto con motore termico avrebbe richiesto almeno uno stop per il rifornimento, la differenza reale si riduce oggettivamente a pochi minuti.

Per me, Macan Turbo elettrica non è stata solo prestazioni su strada – da 0 a 100 km/h in poco più di 3 secondi, un 80-120 km/h in 2 secondi netti e molto altro – ma anche una compagna di viaggio capace di sfidare pregiudizi ed errate convinzioni. Grazie a una rete di ricarica in costante espansione e un’auspicabile sempre crescente attenzione all’efficienza delle infrastrutture, il futuro dell’elettrico è sempre più un presente, anche per chi percorre lunghe distanze e vuole farlo in grande stile. 

Paolo Mariano
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