Una giornata speciale

Idea vincente: Un luogo magico, perfetto per vivere una nuova avventura entrando dalla porta principale. Il Porsche Experience Center Franciacorta inaugura la stagione delle consegne personalizzate ai clienti Porsche. Un’esperienza unica, ma ripetibile.

   

Che cosa può rendere ancora più eccitante un evento già di per se stesso straordinario come l’acquisto di una 911 Dakar? Se lo deve essere chiesto Sergio Durante, ingegnere meccanico e imprenditore, oltre che pilota affetto da un inguaribile debole per le auto di Zuffenhausen. La sua splendida 911 Dakar, color Shadegreen metallizzato e livrea Martini Racing, si meritava un ingresso esclusivo in società, degno del suo status di auto da competizione, un debutto che solo il Porsche Experience Center (PEC) Franciacorta avrebbe potuto garantire.

Safari 1978:

Safari 1978:

La livrea scelta da Sergio Durante per la 911 con i colori Martini.

E così è stato perché, oltre ad avere la possibilità del ritiro direttamente in fabbrica, a Stoccarda, una delle opzioni riservate ai clienti italiani è quella dell’esperienza di consegna presso il PEC. Nel caso di Durante, l’avventura è iniziata un anno prima, quando passa dalla sua concessionaria di fiducia, il Centro Porsche Torino, e tratta l’acquisto di una 911 Dakar con livrea tipo Rothmans, salvo poi tornare a casa e divertirsi col configuratore: «Sono rimasto affascinato dai colori Martini che disegnavano la carrozzeria della 911 SC che partecipò all’East African Safari del 1978, numero 14 sulle portiere compreso», ricorda oggi. Poi aggiunge: «Di accessori ne ho messi tanti, persino i tappetini in carbonio, ma non ancora il portapacchi».

Nel giorno X, quello della consegna, lui, che per lavoro si divide tra Spagna e Italia, atterra a Malpensa, dove vanno a prenderlo la moglie e il cognato con una Cayenne Turbo (giusto per non perdere l’abitudine), arrivando in Franciacorta per mezzogiorno. Accoglienza molto cordiale e sbirciatina da lontano all’auto, rigorosamente coperta da un telo, prima di raggiungere il ristorante panoramico per un veloce pranzo della consueta alta qualità: «Anche il menù era personalizzato col mio nome!». «Subito dopo pranzo mi hanno fatto vedere la Dakar per qualche minuto e poi sono andato a girare con una 911 Turbo S, prima sulla pista a bassa aderenza, poi sul tracciato normale, che io conosco abbastanza bene», dice l’ingegnere, laurea al Politecnico di Torino e 11 anni passati al Centro Ricerche FIAT sui materiali speciali.

Via il velo:

Via il velo:

Un rito sempre suggestivo, adatto a una vera opera d’arte.

È al termine della sessione in pista che ha avuto luogo la vera e propria cerimonia: il rituale della rimozione del telo, una presentazione dettagliata della vettura da parte dell’esperto di prodotto, la consegna ufficiale delle chiavi con astuccio in tinta con l’auto e persino una bottiglia magnum di Franciacorta DOC marchiata Porsche: «Sono rimasto piacevolmente sorpreso per la grande professionalità e l’approfondita conoscenza della Dakar di chi mi ha consegnato l’auto, descritta anche in dettagli non banali, da veri intenditori», dice Sergio Durante. Che oltre a essere stato campione italiano di velocità su ghiaccio 2018 e finalista nel mondiale kart KZ 2015 a Le Mans, è titolare di un’azienda che produce componenti prototipali aerodinamici, strutturali e della trasmissione per aeronautica e Motorsport. Una nicchia ipertecnologica che gli ha sviluppato una sensibilità particolare nel valutare la sua nuova 911 Dakar: «Sinceramente non mi aspettavo un’auto così», ammette. «Non è una GTS rialzata, come qualcuno mi aveva detto, ma una vera auto da corsa. Sono rimasto impressionato dal fatto che, nonostante l’assetto alto e gli pneumatici a spalla alta che fanno presumere una certa morbidezza, ha handling e risposta come solo una Porsche sa dare.» Un giudizio lusinghiero che si estende al rombo del motore: «Anche il sound è notevole, è un turbo che suona bene e che non mi fa rimpiangere la GT3 che uso di tanto in tanto. E poi è bellissima e maestosa, con quei passaruota allargati. Non smetto mai di ammirarla, spesso vado in garage a godermela anche da ferma». 

Insomma, un’esperienza entusiasmante, che Sergio Durante si ripromette di ripetere alla prossima occasione: «Franciacorta con la sua pista ti può far godere dell’auto nuova e delle sue potenzialità in santa pace, anche ad andatura lenta. Un momento intimo, una ventina di chilometri in tranquillità, senza buttarsi subito nel traffico».

Michele Giordano
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