Di nuovo insieme

Porsche Italia – Campioni: si rimette al volante dell’auto che gli consegnò la sesta vittoria alla 24 Ore di Le Mans. 38 anni dopo, Jacky Ickx incontra la leggendaria Porsche 956. In Italia, al PEC Franciacorta.

   

Boccacce trionfali:

Boccacce trionfali:

Ickx mostra divertito la fodera del suo giubbotto che riproduce la foto con la quale festeggiò l’inaspettata vittoria del 1969.

Stessi protagonisti, stesse emozioni. 38 anni dopo, uno dei capitoli più gloriosi del Motorsport targato Porsche aggiunge un altro momento straordinario alla sua narrazione. Non a Le Mans, dove i protagonisti di questa storia l’hanno scritto, ma in Franciacorta, al Porsche Experience Center, che con le strutture avveniristiche e le curve del suo tracciato ha accolto Jacky Ickx, re della 24 Ore francese con 6 vittorie assolute, e la 956, l’imbattibile sport-prototipo che Porsche schierò alla partenza dell’edizione del 1982. E oggi, che Le Mans ha celebrato il suo centesimo compleanno, da Stoccarda è arrivato un regalo straordinario, un pacchetto destinato proprio a colui che quell’auto sublime portò al trionfo. 

Ickx arriva al PEC di buon mattino accompagnato dal figlio Clement. Ad incontrarlo, un gruppo di giornalisti europei, tra Italia, Spagna, Belgio e Portogallo, arrivati in Franciacorta per questa emozionante reunion.

Mentre i tecnici del Museo di Stoccarda provvedono a tutte le operazioni di «risveglio» di questo bolide da 600 CV, spinto da un 6 cilindri boxer sovralimentato da due turbocompressori, Ickx gli gira intorno, tra l’incredulo e il commosso. 

Sfiora la carrozzeria, osserva i dettagli e sono i gesti a tradire l’emozione, non gli occhi, schermati dalle lenti a specchio dei Ray-Ban Aviator.

Con la naturalezza che contraddistingue i grandi e la semplicità dei gesti, Ickx sale sulla 956 ed inizia ad inanellare giri su giri, a ritmi crescenti ma senza esagerare, visto che i rapporti montati sull’auto non gli consentono di andare oltre la terza marcia. E poi altri giri per video e camera-car, shooting e interviste, con grande disponibilità ed energie che sembrano non tenere conto dell’età. Gentile e pacato, ma anche irriverente: come quando, molto divertito, mostra la fodera del suo giubbotto che riproduce la foto, con la lingua di fuori in stile Albert Einstein, di come festeggiò il trionfo alla 24 Ore del 1969. Quando vinse da outsider partendo per ultimo, in polemica con la direzione che, allo start, imponeva ai piloti di correre verso l’auto allacciandosi le cinture da soli.

Grande classe, grande talento, grande cuore. Bentornato Jacky, grazie per la visita. Al PEC Franciacorta ti aspettiamo ancora.

Michele Giordano
Michele Giordano
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