Andavo a 104 all’ora

Stupore, meraviglia, eccitazione. In una giornata che è stata un crescendo di emozioni, una decina di giovani tra i 18 e i 32 anni ha vissuto un’esperienza unica e indimenticabile. A iniziare dal luogo teatro dell’evento: il Porsche Experience Center Franciacorta. Questo centro, progettato per trasmettere la passione per i motori, ha permesso ai partecipanti di conoscere piloti e istruttori che, al volante delle ruggenti 911 Turbo e 911 GT3, hanno offerto la possibilità di provare in prima persona, e in totale sicurezza, le incredibili prestazioni e sensazioni delle sportive di Stoccarda. Un evento straordinario che, arrivato alla sua seconda edizione, si avvia a diventare una piacevole tradizione da vivere in un periodo scintillante come quello del Natale. 

L’iniziativa è stata promossa da Porsche Italia nell’ambito dei suoi programmi di integrazione e inclusione sociale rivolti alla comunità di Castrezzato, sede del PEC Franciacorta. Queste esperienze sono state destinate ai giovani del territorio affetti da disabilità e tutelati dalla legge 104, che ha ispirato il titolo dell’evento: «Andavo a 104 all’ora». Ed è così che, attivato dal sindaco Luigi Cuneo, l’Assessorato alle politiche sociali del Comune ha incaricato la cooperativa Serena di Lograto (BS) - onlus che si prende cura degli anziani, dei minori e appunto dei disabili, accompagnandoli durante il percorso scolastico dalle elementari fino alle superiori - di organizzare la giornata con gli interessati a vivere di persona un’esperienza di pura adrenalina. 

Accolti dallo staff al completo, in una giornata di cielo azzurro e freddo polare, i giovani si sono ritrovati nella grande agorà del PEC circondati non solo da modelli che hanno scritto le pagine più gloriose della storia Porsche, come la 917 plurivittoriosa alla 24 Ore di Le Mans, ma anche da quelli protagonisti dell’evoluzione del marchio, come la Taycan Turbo GT, la Porsche stradale più potente di sempre con i suoi 1.108 CV. Un vociare eccitato che si è trasformato in silenzio assoluto durante il briefing, dove l’istruttore ha spiegato al gruppo, diventato improvvisamente serissimo e concentrato, la pista, le auto e i consigli di comportamento a bordo: «Guardate avanti e, soprattutto, respirate!» L’arrivo delle due auto, la 911 Turbo nera guidata da Luca e la GT3 bianca con al volante il capo degli istruttori Simone, ha un po’ smorzato il silenzio lasciando spazio all’eccitazione e alle aspettative dei più impazienti. Come Luca, vero intenditore di 18 anni, appassionato di auto e di moto: «Non voglio niente di meno della GT3. So che la Turbo è più potente ma a me interessa il rumore!» Per Manuel, l’attesa è più consapevole: il papà, meccanico, l’ha già portato a un evento a Imola e, a quanto pare, ci sta prendendo gusto. Alessandro, 32enne con fidanzata a casa – «Non è voluta venire, troppa paura» –, scende con un solo, lapidario commento: «Grandissimo!», mentre Paolo, 27 anni, non ha bisogno di parole, il suo sguardo estasiato racconta tutto quello che prova. Solare l’espressione di Mustafà, 23 anni per 185 cm di altezza: «Ogni giro è stato sempre più bello». Lui ha preferito la Turbo, soprattutto per la comodità di entrare nell'abitacolo, così come l’altissimo Pierluigi, 30enne di oltre 190 cm che tutti chiamano Pier. Esce dalla 911 con un sorriso sognante che gli rimarrà stampato in faccia fino al termine dell’evento: «Ho chiesto al pilota di andare più forte possibile e lui l’ha fatto», dice soddisfatto e anche un po’ incredulo. La sessione nel frattempo finisce e l’appuntamento è sulla terrazza da dove il gruppo assiste alle sbandate controllate delle Porsche 911 sulla pista a bassa aderenza, esibizione salutata con un lungo applauso di ammirazione. E forse anche di condivisione, perché su quelle stesse auto, qualche minuto prima, ognuno di loro è stato un po’ protagonista. Stupore, meraviglia, eccitazione, dicevamo, e ora anche gioia. Per un sogno che si è realizzato e che si potrà vivere ancora il prossimo anno.