Editoriale

«La Porsche Experience è sinonimo di esperienze straordinarie. E di sogni diventati realtà.»

Nel 1974, Porsche ha fondato una scuola di guida sportiva propria, nella quale le nostre clienti e i nostri clienti vivono la potenza delle nostre vetture. Col tempo è sorta poi la Porsche Experience, che ci consente di realizzare sogni in tutto il mondo. Sui circuiti di gara. Sul ghiaccio. Su strade con curve spettacolari. L’offerta è variegata, la risonanza enorme. Lo scorso anno, alla sola Track Experience hanno partecipato circa 10.000 proprietari e proprietarie di Porsche. In questo numero, Christophorus rende omaggio al 50° anniversario della serie di eventi.

Ci rechiamo inoltre al leggendario circuito di Formula 1 Paul Ricard, nella francese Le Castellet. Qui, proprio nell’ambito della Porsche Track Experience, si svolge il «Master GT3 RS», un corso pratico per conducenti ambiziosi. L’atmosfera che respiriamo da vicino è quella del Motorsport. Incontriamo poi i vincitori di Le Mans Timo Bernhard e André Lotterer e assistiamo alla performance pazzesca della 911 GT3 RS (992).

Nel Dossier ci dedichiamo inoltre alla storia della Sport Driving School, dando un’occhiata alle proposte di eventi internazionali attuali. E pensando a come espandere il concetto di Track Experience. Perché anche al di fuori di questo mondo esperienziale, i modelli Porsche continuano a fare la storia dei circuiti, che si tratti di una 911 GT3 Cup alla Porsche Carrera Cup North America o di una Taycan Turbo GT in veste di Safety Car in Formula E. Nella serie di gare interamente elettrica, quest’anno Pascal Wehrlein ha conquistato per la prima volta il titolo di campione del mondo piloti per il team TAG Heuer Porsche di Formula E.

Ma troviamo sport di caratura mondiale e DNA Porsche anche a Los Angeles, dove incontriamo Shohei Ohtani insieme alla nuova Taycan. Il giapponese è la superstar indiscussa della Major League Baseball (MLB) negli USA, nonché un grande appassionato del brand di auto sportive. Ohtani è unico. Sa lanciare e battere in maniera eccellente ed è il solo Two-Way Player della MLB. Prestazioni di classe superiore.

Anche Dubai, punto di partenza del nostro Roadbook, è sinonimo di eccellenza. Nello specchietto retrovisore il Burj Khalifa, che, con i suoi 828 metri, è l’edificio più alto del mondo. Ad attenderci un viaggio attraverso i sette emirati arabi. Storia tangibile, deserti sconfinati, eleganza urbana. Impressionante.

Care lettrici, cari lettori, quali esperienze sognate? Scrivetecelo a christophorus@porsche.de.