Icon: Campione tra i tessuti

Nel mondo della moda, molte tendenze spariscono per sempre dopo aver fatto il loro tempo.

   

Altre, invece, tornano in voga dopo essere cadute nel dimenticatoio per anni. Le scarpe con la zeppa, i pantaloni a zampa, il velluto, i trench, gli occhiali in corno... e il pied-de-poule. Da Porsche il pied-de-poule è una presenza fissa tra le opzioni disponibili da quando, all’inizio degli anni Sessanta, adornò su richiesta i sedili della Porsche 356. I quadretti, collegati tra di loro da strisce diagonali, impreziosiscono anche la fascia centrale dei sedili della più vecchia antenata della 911 presente al Museo Porsche: la vettura sportiva allora costruita ancora come 901, con numero di telaio 57.

Il pied-de-poule, che così si chiama perché ricorda le zampe di una gallina, divenne famoso grazie allo stilista francese Christian Dior, che nel 1947 presentò i suoi disegni successivamente diventati famosi come stile «New Look». Una scelta coraggiosa, dato che, sino ad allora, si era visto esclusivamente nell’abbigliamento da uomo. Così facendo, Dior lanciò una moda, grazie alla quale il motivo divenne sinonimo di progresso, eleganza e raffinatezza.

Abbracciando lo spirito dell’epoca, Porsche propose ufficialmente il pied-de-poule nel catalogo delle dotazioni della prima 911. Oltre alla versione classica in bianco e nero, dal 1966 sono disponibili anche gli abbinamenti nero-rosso-bianco e nero-marrone-bianco, che adornano i rivestimenti delle portiere e i bagagliai, i vani portaoggetti e le fasce centrali dei sedili. In poco tempo, il caratteristico motivo divenne un segno distintivo di Porsche, sinonimo ancora oggi di un interior design iconico.

Nel 2017, quando viene costruita la milionesima 911, a fare da modello c’è la prima 911 di servizio di Ferry Porsche. Nell’abitacolo? Il pied-de-poule, naturalmente, che decora anche gli esclusivi modelli speciali più recenti, come la 911 Classic Club Coupe (tipo 996), un esemplare unico progettato in collaborazione con il Porsche Club of America. I rivestimenti delle portiere e le fasce centrali dei sedili sfoggiano un pied-de-poule intessuto con pelle intrecciata nera e color ardesia. Nella 911 «Sally Special», un pezzo unico nato nel 2022 dal film Cars, il blu della carrozzeria viene ripreso nel pied-de-poule. E anche nella 911 Sport Classic (tipo 992), limitata a 1.250 esemplari, impreziosisce i rivestimenti delle portiere, nonché le fasce centrali dei sedili sportivi nel classico bianco e nero.

Nell’ambito del programma di personalizzazioni della Porsche Exclusive Manufaktur, il pied-de-poule è tra le soluzioni attualmente più richieste. Per i clienti che scelgono un abitacolo senza pelle, da quest’anno il motivo fa parte delle dotazioni di serie. In occasione del viaggio nel tempo alla volta degli anni Sessanta, gli esperti di Style Porsche hanno reinterpretato il tessuto insieme alla Porsche Exclusive Manufaktur. Se un tempo il classico presentava un’elevata percentuale di lana, oggi è composto da pregiati materiali high-tech riciclati, che lo rendono più robusto e sostenibile e confermano ancora una volta che il pied-de-poule è intramontabile e sempre al passo coi tempi.

Christina Rahmes
Christina Rahmes

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911 GT3 RS

WLTP*
  • 13,2 l/100 km
  • 299 g/km

911 GT3 RS

Dati sui consumi
consumo carburante combinato (WLTP) 13,2 l/100 km
emissioni CO₂ combinato (WLTP) 299 g/km
Classe di efficienza: G