Le leggende vivono per sempre

Porsche Italia – Iniziative speciali: una protagonista, la nuova Taycan, e tre leggende della storia Porsche. Attraverso 14 città e migliaia di visitatori, il «Taycan Tour» ha raccontato all’Italia la sfida elettrica di Porsche attraverso le sue gesta sportive

   

Per molti è stata una visione, per i più appassionati un sogno. Non è certo una cosa normale vedere passare nella propria città tre auto particolari, al loro debutto sulle strade italiane, dalla colorazione piuttosto appariscente, che gli esperti avranno identificato nelle livree delle Porsche 917 che hanno segnato la storia del motorsport. In una specie di incontro di vertice tra leggenda e innovazione tecnologica, tre Porsche Taycan elettriche hanno vestito i colori di altrettante protagoniste del campionato mondiale Sport Prototipo a cavallo degli anni Sessanta e Settanta. Sono stati questi gli elementi che hanno dato vita al Taycan Tour, 2.700 chilometri percorsi attraverso l’Italia per presentare la prima auto full electric di Zuffenhausen e il suo legame con una tradizione fatta di innovazione e scelte tecniche spesso fuori dall’ordinario. Attraverso 14 città – da Forte del Marmi a Firenze, da Roma a Napoli e Bari, e poi Vicenza, Verona, Bologna passando per Modena, Mantova, Padova, Varese con chiusura a Torino e Milano – le Taycan si sono rese protagoniste di oltre 5.000 brand experience, ovvero contatti diretti con un pubblico di potenziali clienti che hanno potuto provarle e approfondirne la conoscenza con esperti, e oggetto di centomila commenti all’hashtag #TaycanTour2020, appositamente attivato per l’occasione.

Tra la gente:

Tra la gente:

2.700 chilometri tra le bellezze di un’Italia che ha accolto le Taycan dipinte nei colori del Motorsport con entusiasmo e ammirazione

I colori delle auto ricordavano tre esemplari molto noti della storia Porsche. Come quella bianca e verde, livrea della prima 917 presentata al Salone dell’Auto di Ginevra (telaio 001) per annunciare il modello Porsche impiegato nella successiva stagione sportiva, l’unica dei 25 esemplari costruiti che non scese mai in pista. Oppure la colorazione bianco-rossa della protagonista della prima delle 19 vittorie ottenute da Porsche alla 24 Ore di Le Mans nel 1970. O infine la notissima e ironica «Pink Pig», l’auto dipinta di rosa con riportati i vari tagli di carne che caratterizzano il suino. Tre forti personalità per raccontare un’auto unica, un’altra pietra miliare targata Porsche.

Alessandro Giudice
Alessandro Giudice
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