Giocare con stile

Tra il campo da golf e l’atelier di moda, l’imprenditrice Nana Pan ha trovato il suo equilibrio. E la Panamera 4 E-Hybrid Sport Turismo è diventata una compagna che conosce i suoi ritmi.

  

Il sole è basso sul fairway, l’erba è ancora umida di rugiada mattutina. Nana Pan è tranquilla, pronta a sferrare il primo colpo, con un maglione rosa, un cappellino bianco e una presa morbida sulla mazza. Un respiro profondo, poi uno swing fluido: la pallina sibila attraverso la limpida aria del mattino, compiendo un arco verso la bandierina. Pan trattiene il fiato, osserva la traiettoria, poi annuisce soddisfatta. «Il golf è come la meditazione», dice. «Servono concentrazione, pazienza. E si viene ricompensati con libertà e chiarezza.»

Swing preciso:

Nana Pan considera il golf club Hummelbachaue la sua seconda casa. Quando gioca, l’imprenditrice trova equilibrio interiore e pace meditativa.

Per la 46enne, il golf club Hummelbachaue, nei pressi della metropoli renana di Düsseldorf, è molto più di un centro sportivo. È un luogo dove rifugiarsi, giocare e recuperare energie. Ed è un ritrovo che condivide con le persone che le sono più vicine. Il figlio Antonio, 13 anni, gioca ormai con il suo stesso entusiasmo. Anche il marito Jeff si aggrega regolarmente sul campo. «Questa passione accomuna tutta la famiglia», spiega Pan. «Ci rende ancora più uniti.» Ma questo sport le dà modo di stringere nuovi contatti anche al di là della famiglia. Al Porsche Golf Circle ha trovato una comunità internazionale fatta di amici, scambi di opinioni e viaggi insieme. «Il golf è anche un gioco di squadra. All’inizio questa cosa mi ha sorpresa. Ed entusiasmata.» 

Pan cresce nella città portuale di Tsingtao, in Cina orientale, e a 19 anni si trasferisce da sola in Germania. «Sapevo a malapena il tedesco, ma ero curiosa della vita, dell’Europa e del Paese famoso per il suo settore tecnico e ingegneristico», ricorda. Studia informatica al politecnico di Monaco. Gli inizi in un continente straniero sono difficili, ma l’esperienza le insegna disciplina, indipendenza, curiosità. Tre caratteristiche che saranno poi alla base del suo successo imprenditoriale.

A Colonia conosce colui che oggi è suo marito, uno stilista autodidatta con il grande sogno di una firma propria. Nel 2010 fondano insieme il marchio Flona. Il nome è un acronimo: F sta per Jeff, LO per Love, NA per Nana. «Non abbiamo mai voluto assecondare le tendenze fugaci. La nostra moda deve perdurare. Come il nostro amore», spiega Pan.

Per produrre i suoi maglioni in cachemire, i vestiti in lino e le camicette in seta, il brand presta attenzione all’ambiente e al benessere animale, puntando su fibre naturali, tagli classici e qualità elevata. La strada per il successo è stata difficile: dieci anni di fiere, showroom, persuasione. Oggi il marchio è affermato. Mentre il marito disegna i capi, Nana Pan si occupa delle finanze, dell’e-commerce, del database dei clienti e di tutto ciò che contraddistingue il cuore della firma tra numeri, strategia e stile.

Il giusto equilibrio arriva dallo sport che ha scoperto per caso cinque anni fa. «Sono passata davanti a un campo da golf e l’atmosfera mi è sembrata così serena che mi sono fermata a guardare meglio», ricorda Pan. «Poi ho capito di dover provare.» Oggi gioca quattro volte a settimana, per lo più al mattino.

Ama la quiete, la concentrazione, la sensazione di controllo e forza interiore. Il suo approccio alla disciplina sportiva è quasi spirituale: «Ogni percorso è diverso. Impari ad affrontare nuove sfide. Il che mi aiuta anche nella vita e nel lavoro». E non finisce qui.

Attraverso lo sport, in particolar modo il Porsche Golf Circle, Pan ha scoperto un mondo del tutto nuovo, nel quale si è sentita subito a casa. La community è esclusiva e accogliente: appassionati di golf di tutto il mondo si ritrovano per giocare sui campi più belli del pianeta. Tramite la Porsche Golf Circle App, Pan entra in contatto con altri membri, condivide le sue idee, si iscrive a eventi, pubblica foto del fairway o del tee, la piazzola di partenza, al tramonto. Nella app si chatta, le interazioni sono tante. «Ci si conosce e ci si ritrova più volte alle manifestazioni internazionali. È decisamente più di una rete. Qui sono nate amicizie vere», dice Pan.

I tornei e gli eventi del Porsche Golf Circle l’hanno già portata a St. Andrews, in Scozia, dove ha giocato sull’«Old Course», uno dei campi più antichi e prestigiosi del mondo, la cui storia affonda le proprie radici nel XV secolo. A Dubai, dove oltre al torneo si è svolto il festival «Icons of Porsche» nel cuore del deserto. E, di recente, sull’isola thailandese di Koh Samui, dove i partecipanti hanno praticato golf e yoga nel centro appositamente aperto per la community.

Molto speciale per Pan è stato andare all’evento sponsorizzato da Porsche «The Amundi Evian Championship 2024» in Francia, uno dei cinque principali tornei di golf femminile. Insieme al marito, inizialmente ha seguito il torneo professionistico dalla Porsche Lounge, con vista sullo spettacolare campo in riva al lago di Ginevra, sul quale si sfidano le golfiste più brave del mondo. Poco dopo, la stessa Pan si è ritrovata sul green per una partita esclusiva tra giocatrici amatoriali organizzata dal Porsche Golf Circle. Colpire la pallina sullo stesso campo, solo poche ore dopo l’élite mondiale del golf: una sensazione che non la abbandona più. «È stato magico. Per un giorno mi sono sentita come una professionista», dice Pan. Di sera, poi, le celebrazioni con musica, cena e fuochi d’artificio sul lago di Ginevra.

Al golf club Hummelbachaue il sole è ora alto nel cielo. Dopo la sessione di golf mattutina, Nana Pan torna alla vita lavorativa di tutti i giorni. Come sempre, si allontana silenziosamente dal parcheggio a bordo della sua Panamera 4 E-Hybrid Sport Turismo nera, la sacca da golf nel bagagliaio, la testa piena di idee. «In quest’auto ci sta tutta la mia vita», racconta. 

Pan guida questo modello da tre anni, apprezzando in particolar modo che sia sportivo, eppure elegante. Veloce, eppure sicuro. E la Panamera offre spazio. Per le sacche da golf e, in inverno, persino per l’attrezzatura da sci dei tre membri della famiglia. Per i tragitti quotidiani da e per l’atelier, il campo da golf e la scuola del figlio, si avvale del modo elettrico: «Ricarico a casa, come se attaccassi il cellulare al suo cavo».

«Non mi piacciono le cose che si usano poco e si buttano via. Voglio che rimanga qualcosa.»

Nana Pan

In fatto di mobilità, Nana Pan è fedele allo stesso motto della sua firma della moda: la sostenibilità non inizia con le rinunce, bensì scegliendo la qualità. «Non mi piacciono le cose che si usano poco e si buttano via. Voglio che rimanga qualcosa», chiarisce. Nel suo quotidiano questo significa: acquisti consapevoli, materiali duraturi, design intramontabili. 

E si riferisce anche alle amicizie che stringe grazie al golf. A luglio, Pan andrà al prossimo torneo in Irlanda, dopo il quale vuole esaudire un suo desiderio: partecipare al Porsche Golf Circle Festival di Maiorca. Il viaggio che Nana Pan ha iniziato cinque anni fa è tutt’altro che finito.

Porsche Golf Circle

Persone stimolanti, eventi degni di nota, accesso a campi da golf e tornei iconici come la «The Amundi Evian Championship» o il «Porsche Singapore Classic» con uno sguardo dietro le quinte: ecco cosa offre il Porsche Golf Circle. Una community unica al mondo, con una passione comune per Porsche e il golf. Fulcro e crocevia è la app, dove vengono annunciate le novità relative a eventi e tornei. I tutorial con golfisti professionisti forniscono informazioni preziose, mentre gli avvincenti articoli sul mondo del golf regalano intrattenimento. Con la chat è possibile restare in contatto con la community. Fino a quando ci si ritrova al tee di partenza al prossimo evento.

Porsche Golf Circle App: scaricatela subito e collegatevi a tutto il mondo.

Alissa Selge
Alissa Selge
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