Gusto puro

Porsche Svizzera - Esplorazioni gastronomiche: un giro dei passi nell’Engadina con la Porsche 718 Cayman T mostra quanto il piacere e la ragione stiano vicini uno all’altro. Sulla strada – e nel piatto

   

Porsche 718 Cayman T
Consumo carburante combinato: 9,0–8,6 l/100 km
Emissioni CO2 combinato: 204,0–194,0 g/km
Categoria d’efficienza energetica: F (Stato 06/2020)
I valori del consumo e delle emissioni di CO2 sono stati misurati secondo il nuovo procedimento di misura WLTP.

La vita della città di Zurigo si risveglia lentamente nelle prime ore di un sabato mattina alla fine dell’estate scorsa quando tutto, fino al marzo di quest’anno, sembra ancora semplice quotidianità. Il traffico si sta avviando, i primi negozi aprono le loro porte e il trambusto urbano comincia a dispiegarsi. Anche la macelleria della famiglia Hatecke con bistrot annesso direttamente sulla Löwenplatz sarà presto brulicante di attività. La carne di alta qualità e il raffinato menu sono famosi. Per il momento, un caffè espresso deve bastare – la giornata è ancora lunga…

Ovviamente, ora ci si potrebbe infilare nel traffico urbano mattutino con la Porsche 718 Cayman T. Oppure parcheggiare la comoda vettura sportiva a motore centrale nel parcheggio vicino e utilizzare i due vani bagagli anteriore e posteriore per un intenso giro di shopping. Oppure fare semplicemente quel che fa più sentire a proprio agio con l’auto sportiva e catapultarsi fuori dalla vita di tutti i giorni per alcune ore.

Artista delle curve: la Porsche 718 Cayman T è come fatta apposta per i tortuosi tragitti montani dell’Engadina

Basta uscire fuori città in autostrada e dirigersi verso l’Engadina. Lì vogliamo metterci alla ricerca di tracce molto speciali. Alla ricerca delle radici del fascino, della tradizione e della massima qualità artigianale – sotto due punti di vista. Con la succursale aperta a Zurigo nel 2017, la macelleria tradizionale Hatecke di Scuol, nei Grigioni, si è fatta un nome anche in pianura, affermandosi nonostante la forte concorrenza. Pure la 718 Cayman si è affermata come un’affascinante vettura sportiva – soprattutto come modello T progettato interamente per un’esperienza di guida puristica su strada. Sulla strada per l’Engadina lo dimostra in modo impressionante e con scioltezza: la 718 Cayman T macina tranquillamente i chilometri dell’autostrada. Prende davvero vita dopo la discesa a Thusis. Già nelle prime curve in direzione della Marmorera, nonostante la strada bagnata, lascia intravedere quale sia la sua caratteristica principale: equilibrio assoluto, sempre e ovunque.

Equilibrata e sensibile

Più essenza che apparenza:

Più essenza che apparenza:

la discreta 718 Cayman T punta su valori interiori – proprio come la macelleria della famiglia Hatecke. In entrambi i casi si tratta di qualità e piacere senza inutili dimostrazioni

Il motore boxer a quattro cilindri posizionato in basso e al centro del veicolo assicura che la 718 affronti briosa ogni curva e salga la strada di montagna con affascinante agilità. Anche su fondi scivolosi la vettura puristica risulta gestibile e trasparente. Perché comunica sempre al guidatore com’è l’aderenza sugli pneumatici. Il Passo del Giulia sembra deserto nella nebbia mattutina, quasi irreale. Nulla distrae dalla pura esperienza di guida: natura, guidatore e vettura diventano una cosa sola. E poi questo silenzio travolgente! Interrotto solo dal ticchettio morbido del motore che si raffredda nel parcheggio.

Prossima fermata: St. Moritz. La sofisticata cittadina alpina è sinonimo di relax, lusso e divertimento. Questa triade può essere vissuta con tutti i sensi, non da ultimo nella locale rivendita Hatecke al centro della città. Il piccolo negozio offre sia prodotti a base di carne al banco sia alcuni piatti nel bistrot su pochi tavoli. La specialità classica è la tartara di manzo nella ricetta della casa. Per realizzarla, il filetto di manzo di alta qualità viene sminuzzato a mano con una lama sottile e mescolato con una raffinata miscela di spezie.

La tartara viene accuratamente modellata su un grande piatto bianco e servita senza decorazioni inutili come cipolle, cetrioli o un mazzetto di lattuga. La carne e il suo gusto sono pertanto al centro dell’attenzione sia visiva sia gastronomica senza distrazioni.

Un’idea applicata anche nella 718 Cayman T. Per la vettura sportiva l’attenzione è posta senza compromessi sul divertimento; neppure Porsche serve inutili contorni. Di serie, il modello T viene fornito con un cambio manuale a 6 marce, il motore turbo da 2 litri con 300 CV è condiviso con il modello base. Il telaio sportivo con assetto ribassato di 20 millimetri, il bloccaggio trasversale dell’assale posteriore e i cerchi in lega leggera da 20 pollici arricchiscono la performance.

Equipaggiato in questo modo, il modello T è la compagnia ideale per esplorare le fantastiche strade di montagna dell’Engadina. La due posti puristica è leggera e agile. Non sconvolge mai il proprio guidatore con prestazioni eccessive e incontrollabili. Il suono del motore si accumula costantemente invece di strillare inutilmente ad alta voce la propria volontà di esibirsi. Piuttosto, registra in modo affidabile quanta potenza di riserva è rimasta disponibile. Le occhiate malevoli di escursionisti in cerca di tranquillità sono escluse. Il telaio è sportivamente rigido, ma non duro in modo ingannevole. Questa essenzialità potrebbe far sembrare la 718 affusolata poco spettacolare nei primi metri. Di curva in curva, però, si trasforma in un’immagine che non potrebbe essere disegnata più chiaramente: qui è il guidatore al centro di tutto e a ogni metro la connessione tra uomo e macchina diventa più stretta e familiare.

«La carne deve avere un’estetica» Ludwig Hatecke

Piacere e rispetto

Nella 718 Cayman T il piacere non nasce come un «amore al primo metro». Cresce attraverso la consapevolezza che qui solo le parti migliori sono state riunite assieme e coordinate tra loro con precisione. Lo si può vedere anche nella discesa del Passo del Forno: i freni della Porsche, pesante solo 1,4 tonnellate, continuano a rimanere in presa, il che crea molta fiducia sulla stretta strada del passo – e completa il quadro di un’auto sportiva davvero perfetta.

Il nostro cammino prosegue su strade di campagna dolcemente ondulate fino a Scuol. Qui è nata la macelleria tradizionale Hatecke. E anche qui la riduzione è il principio guida. Il banco vendita di Hatecke a Scuol ha poco in comune con quello di una macelleria convenzionale. La carne viene esposta in modo accurato e in quantità gestibili, letteralmente messa in scena. «La carne deve avere un’estetica», spiega lo chef senior Ludwig Hatecke che gestisce l’azienda di famiglia alla terza generazione. Non è sempre stato chiaro se avrebbe rilevato l’attività di suo padre. «All’epoca il commercio della carne era un’attività grossolana e piuttosto antiestetica», ricorda.

Classici stagionati:

Classici stagionati:

il Salsiz a forma triangolare è uno dei prodotti classici più noti della macelleria Hatecke. Una ricetta tradizionale perfezionata negli anni, proprio come le vetture sportive Porsche

Alla fine ha deciso comunque di continuare la tradizione di famiglia. «Farò il macellaio, ma con rispetto», si disse allora. Questo principio attraversa l’intera filosofia aziendale. La carne, che ora viene offerta in quattro negozi, proviene da circa 120 fattorie in Engadina. Da animali che pascolano il più spesso possibile e mangiano solo erba invece di mangimi. Ciò serve al benessere degli animali ed è anche fondamentale per la qualità della carne. Perché la carne di animali che mangiano solo erba naturale ha una quantità nettamente maggiore di acidi grassi insaturi ed è quindi più sana.

L’origine regionale ha non solo vantaggi qualitativi, ma anche per i brevi percorsi. Gli animali non devono percorrere lunghe distanze sotto stress in un trasportatore. Anche questa è una forma di rispetto per l’animale. Che prosegue con la macellazione e la lavorazione della carne. «Il nostro obiettivo è offrire sempre la qualità migliore. Perché se il prodotto alla fine non ha un buon sapore, macellare un animale sarebbe uno spreco», conclude Hatecke. Secondo questo credo, la carne viene lavorata nella macelleria nel vecchio centro del villaggio di Scuol. Appeso o pressato ed essiccato nella cantina di roccia – ecco come nasce l’eccellente Bündnerfleisch, la tradizionale carne dei Grigioni, o il popolare Salsiz di forma triangolare. In Engadina, in particolare, ha una lunga tradizione la carne essiccata. «In passato questo era l’unico modo per conservare la carne», spiega Hatecke. Veniva mangiata soprattutto in autunno quando le mucche tornavano dall’alpeggio. E poi solo in occasioni particolari. Il macellaio lo vede ancora oggi come un fatto importante e corretto. «Non si deve mangiare carne ogni giorno. Dovrebbe essere qualcosa di speciale che si apprezza e si gusta».

Altrettanto si dovrebbe fare con una vettura sportiva come la 718 Cayman T. È ovviamente possibile guidarla ogni giorno, anche con notevoli vantaggi quotidiani: durante il nostro giro ha consumato in media solo 8,1 litri per 100 km. Tuttavia, rivela il suo vero fascino solo nei momenti speciali, quando è in gioco solo il piacere di guida – come nel viaggio di ritorno in pianura attraverso il passo Flüela.

Philipp Aeberli
Philipp Aeberli