La guida come filosofia sensoriale

Porsche Italia: Il fascino silenzioso unito alla naturalezza di prestazioni estreme: una Porsche che pare arrivare dal futuro, generando emozioni profonde. Con la Taycan in luoghi ricchi di storia e charme, fino al particolare brindisi finale

Taycan e Lago di Garda  

Noblesse oblige: se un’auto di stile si guida volentieri in luoghi di classe è anche vero che in posti esclusivi ci si muove meglio con auto di rango. Certo, le Porsche, tutte le Porsche, sono adeguate a qualsiasi ambiente, ma l’evento organizzato a Lazise, sulla sponda orientale del Lago di Garda, si è presentato con un profilo elevatissimo. Anche in senso altimetrico, altro elemento del piacere di guida: perché dove ci sono pendenze si trovano molte curve; le stesse che, sulle pendici del Monte Baldo, davano vita alla Caprino-Spiazzi, celebre «cronoscalata» che oggi si chiamerebbe «velocità in salita». Tra la Gardesana Orientale, affascinante litoranea con rocce e cipressi, e strade di collina e montagna fatte di tornanti circondati da ulivi, la guida della Taycan è silenziosamente coinvolgente, come l’ambientazione del Quellenhof Luxury Resort di Lazise e del Ristorante Oseleta a Villa Cordevigo di Cavaion Veronese, raffinate tappe di questo contatto di stile con la Taycan.

Prestazioni da supercar e il lontano sibilo della potenza in un silenzio quasi surreale

La definizione teutonicamente precisa e storicamente ineccepibile della Taycan come «prima auto sportiva di Porsche con propulsione esclusivamente elettrica» non comunica però l’incredibile contenuto innovativo e i primati tecnologici derivanti dal progetto Mission E che ha aperto una nuova via, così come non esprime pienamente le emozioni che si provano alla guida e le prestazioni, impressionanti non solo nella prevedibilità dei numeri dichiarati e già ben noti agli appassionati porschisti.

Perché il piacere, come sa chi si gode la vita in tutte le sue forme, comincia ben prima e dura anche ben oltre un’esperienza sensoriale: tattile, visiva, acustica, dinamica, naturalmente prestazionale. Come guidando la Taycan, che scatta come… E scopriamo che manca il termine di paragone, che ancora non ci può essere: perché il riferimento è nuovo, assoluto, totalizzante come l’evento nella sua interezza, che coinvolge quella sfera emotiva rimanendo impresso a lungo.

Le forme del piacere:

Le forme del piacere:

vini esclusivi, come il rosso di uva Corvina Cuvée Taycan delle cantine Villa Cordevigo, e strade magnifiche per apprezzare il fascino della Taycan al 100%

Al volante della Taycan la seduta non è bassa come nella 911, ma la postura è simile. Volendo si possono configurare i cinque strumenti oppure far apparire monitor ovunque, anche davanti al passeggero. Ma sono dettagli noti: ci stupisce invece la confidenza immediata, bastano pochi metri dagli ozi termali del Quellenhof Resort per risvegliare tutti i sensi. Lo scatto è incredibile, il bilanciamento permette una guidabilità sopraffina, la frenata possente, anche se in massima parte rigenerativa. Proviamo il Launch Control, che si può ripetere molte volte, senza esitazioni persino con fondo bagnato: sentiamo avvicinarsi l’onnipotenza. Il tutto con una guidabilità tipicamente Porsche e, sopra ogni cosa – questo il grande pregio – perfettamente riconoscibile come tale.

In conclusione del tour, alle cantine di Villa Cordevigo, tra esemplari di Porsche «elettrificate» d’epoca, di serie e da corsa, degustiamo l’ultima creazione: Cuvée Taycan, vendemmia 2018 e affinato un anno, il cui gusto è definito con simpatia «potente ed elastico», degna celebrazione dei 70 anni di Porsche. Un brindisi all’inizio di una nuova era, che ci piace descrivere come un futuro elettrizzante.

Nicola D. Bonetti
Nicola D. Bonetti
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