Giochi sportivi invernali a St. Moritz
Porsche Svizzera: St. Moritz è la culla degli sport alpini invernali e il campo base perfetto per innumerevoli discipline sportive sulla neve. Quindi, quale posto migliore di questo per provare la Porsche più sportiva invernale di tutti i tempi?
Panamera Sport Turismo
Porsche Panamera 4S Sport Turismo
Emissioni CO2 (combinato): 189–187 g/km
Consumo urbano: 10,4–10,3 l/100 km
extraurbano: 6,9–6,8 l/100 km
combinato: 8,3–8,2 l/100 km
Emissioni di CO2 derivanti dalla messa a disposizione
di carburanti e/o di elettricità: 44–43 g/km
Classe di efficienza: G
Il valore medio delle emissioni di CO2 di tutte le nuove vetture vendute in Svizzera è pari a 137 g/km. (Stato 03/2019)
Un po’ più di 150 anni fa, l’intraprendente albergatore di St. Moritz Johannes Badrutt convinse i suoi ospiti estivi inglesi a non passare l’inverno nella nebbia londinese, bensì alla luce del sole dell’Engadina. Qualora non fossero stati soddisfatti, Badrutt si era impegnato a coprire le spese del viaggio. Gli inglesi però furono entusiasti, da allora in poi tornarono ogni anno e ben presto contagiarono l’intera Alta Engadina con la loro proverbiale sportività: nei tornei di curling e di cricket, nel pattinaggio sul lago, sulla pista di bob o nella leggendaria Cresta Run – improvvisamente, ovunque si vedevano dame e gentiluomini ben vestiti scivolare a velocità considerevole su neve e ghiaccio. Anche i Giochi Olimpici Invernali del 1928 e del 1948 e il successivo boom dello sci alpino e dello snowboard sarebbero stati inimmaginabili a St. Moritz senza i pionieri inglesi. Questo spirito sportivo si è preservato fino ad oggi.
Lo spirito degli eleganti sport
invernali soffia ancora a St. Moritz
Ora, fin dagli albori dello sport invernale nei Grigioni, il jet-set internazionale si domanda naturalmente come viaggiare il più rapidamente ed elegantemente possibile in Engadina – senza dover legare personalmente sul tetto le proprie attrezzature sportive invernali come Babbo Natale. I tempi in cui la vettura sportiva doveva rimanere in garage da settembre ad aprile sono fortunatamente finiti, grazie all’ABS e alla trazione integrale. Adesso, però, con la Panamera Sport Turismo a Porsche è riuscito qualcosa come la quadratura del cerchio: nella parte posteriore trovano posto non solo innumerevoli tavole da sci, bastoncini, stivali, caschi, pattini, guanti e indumenti termici, oggi necessari agli sportivi versatili per un lungo weekend su neve e ghiaccio. Con la Shooting Brake – come viene comunemente chiamata la station wagon sportiva in Inghilterra – si può anche scorrere così agilmente tra le curve e i tornanti dei passi del Giulia e Flüela che l’arrivo nella valle montana può sembrare certamente come un’autentica disciplina sportiva nella propria personale classifica. Il suo nuovo abito di sale e sporcizia viene poi mostrato dalla Porsche con altrettanto orgoglio nel centro alla moda di St. Moritz. No dirt, no glory!
Incontriamo Silvano Vitalini che è cresciuto in Engadina, ora gestisce il proprio atelier di sartoria maschile nel vecchio villaggio di St. Moritz, di notte miscela sapientemente i cocktail dietro il bancone del QN Bar, e, da poco, contribuisce a plasmare il futuro della regione nel Consiglio Comunale. Anche se non ha molto tempo, Silvano trascorre ogni minuto libero sulla neve – e si è gentilmente offerto come «sherpa» per i nostri giochi invernali automobilistici. «In quanto valle di montagna ampia e aperta, l’Engadina non solo ha il vantaggio che qui il sole splende molto spesso, ma anche che da St. Moritz si arriva in cinque minuti sulle piste», spiega Silvano.
«La varietà di stazioni sciistiche è particolare – si può cominciare a Sils Maria e arrivare fino a Samaden. Oppure far scaldare sul ghiaccio i pattini durante la pausa pranzo». Detto, fatto – Silvano chiude il suo negozio, lascia i pattini nello spazioso bagagliaio station-wagon della Porsche e ci guida con un’accelerazione sportiva fino al lago, per fare delle piroette sul ghiaccio di fronte alla spettacolare vista panoramica.
In primavera va dalla pista da sci direttamente a nuotare nel lago gelido
Nel nuovo Kulm Country Club, progettato dal famoso architetto ed engadinese d’elezione Lord Norman Foster e decorato con storici bob da discesa, ci riscaldiamo subito dopo i piedi. «In inverno pratico molto sci e skeleton», ci spiega Silvano, accennando alle storiche foto sportive alle pareti. In primavera vado a nuotare, non appena i laghi non sono più gelati. D’estate gioco a golf a Samaden, Zuoz o qui al Kulm Hotel – anche durante la pausa pranzo». Chi ha mai detto che la vita in montagna fosse gravosa? La tripletta per me è, quando c’è già un po’ di neve in autunno, andare a sciare al mattino, nuotare nel lago a mezzogiorno e giocare una partita a golf la sera. Che tutto questo sia possibile non solo in un unico giorno, ma anche soltanto con dieci minuti di guida, rende l’Engadina davvero unica».
In Engadina i percorsi sono non solo brevi, ma spesso pure straordinariamente belli. Quando il sole risplende ancora una volta nel cielo azzurro, i fondisti scivolano lungo cembri spolverati di bianco attraverso il fiabesco paesaggio invernale e nei finestrini laterali compaiono anche i vagoni rossi della Ferrovia Retica, si vorrebbe a volte un pilota automatico per ammirare attentamente lo spettacolo anche a tutta velocità. Sembra notarlo anche la Porsche, che risponde con un ruggito del motore dopo l’uscita per andare a pattinare e segnala la sua disponibilità a slanciarsi a briglie sciolte come un cane husky. Per quanto i sedili riscaldabili tengano confortevolmente al caldo le ossa affaticate, questa Panamera rimane per il suo guidatore un’impegnativa attrezzatura sportiva che segnala rumorosamente quando è il momento di abbassare il finestrino laterale e ravvivare l’abitacolo con l’aria di montagna ghiacciata.
Partenza di buonora la mattina seguente: Silvano ha chiuso il bar solo all’alba. Tuttavia, di domenica, essere il primo a scendere in pista con tempo perfetto e neve fresca è qualcosa a cui non vuole rinunciare. Ma, dapprima, è la nostra Porsche a ripagare del suo costo: sul passo del Bernina innevato la prima station-wagon sportiva a trazione integrale della storia del marchio mostra che non solo fa davvero una bella figura, ma che anche a pieno carico con sci, scarponi e attrezzature sportive è una vera e propria scattista tra i tornanti.
Dopo un primo «stint» in salita fino alla stazione Diavolezza a quasi 3.000 metri e la malfamata discesa, assolutamente diabolica, fino alla stazione a valle, si cambia di nuovo località – e, dopo meno di dieci minuti e alcune curve prese molto sportivamente, siamo al centro della famosa località sciistica di Corviglia sotto il sole del mattino e guardiamo giù verso St. Moritz la valle candida di neve, le possenti cime, mentre Silvano sulle piste si prende l’ultima ricompensa prima della meritata sera libera.
«Mi sarei volentieri portato dietro anche lo slittino da skeleton, le mazze da golf e il mio costume da bagno», dice ridendo e accenna al guazzabuglio di attrezzature sportive nella parte posteriore della Porsche. Che l’atleta a quattro ruote più versatile della stagione non venga da Londra o Milano, ma dalla Svevia, il jet-set glielo può certamente perdonare, al cospetto di una simile sportività cosmopolita.