«Grazie a Porsche si realizza un mio sogno»
L’anno prossimo Porsche parteciperà alla Formula E con una squadra propria. Nel 2014 Alejandro Agag ha dato vita alla prima serie automobilistica per vetture elettriche del mondo. Per lo spagnolo la Formula E in futuro sarà la classe regina del motorsport. Perché?
Ideando la ABB FIA Formula E Championship Lei ha creato una nuova serie motoristica. Oggi la Formula E ha un successo enorme. Come ci è riuscito?
C’era un’idea forte e il momento era giusto. All’inizio molti credevano che avremmo fallito ed è stato quasi così. Ma con il tempo hanno iniziato a partecipare sempre più aziende – costruttori, fornitori e altri partner. Oggi la Formula E risplende come non mai e tutti vogliono farne parte.
Cosa cambierà nelle prossime due stagioni con la partecipazione di Porsche e di altre case automobilistiche?
Si alzerà il livello. Vogliamo offrire ai costruttori una piattaforma per commercializzare i loro veicoli elettrici.
L’ingresso di Porsche nella stagione 2019/20 rappresenta per me la realizzazione di un sogno. Quando il marchio dalla impareggiabile storia motoristica ha reso noto il suo impegno in Formula E è stato un momento rivoluzionario per l’intera Formula E.
Alla fine del 2019 Porsche presenterà anche la Taycan. È incuriosito dalla prima vettura sportiva a propulsione interamente elettrica che esce da Zuffenhausen?
Io stesso possiedo già un veicolo elettrico, ma ora aspetto ansiosamente la Porsche Taycan. Quando ho visto per la prima volta lo studio sulla Taycan ho ordinato immediatamente un esemplare a Zuffenhausen.
«Io aspetto con ansia la Porsche Taycan» Alejandro Agag
Che cosa distingue la Formula E dalle altre serie automobilistiche, oltre, ovviamente, alla trazione elettrica?
Gareggiamo su circuiti cittadini e questa è una differenza enorme rispetto alle competizioni motoristiche tradizionali. Inoltre vogliamo promuovere la mobilità elettrica fra il pubblico e per farlo ci serviamo dell’azione in pista, ma anche del punto d’incontro E-Village in cui durante le gare si offrono agli spettatori presenti lungo il tracciato informazioni sulla mobilità elettrica.
Come si immagina il futuro del motorsport?
Il motorismo deve superare molte sfide perché il suo pubblico è radicalmente cambiato. Un esempio: da bambino avevo le carte della Famiglia delle auto dei sogni, ci giocavo con i miei amici, ne andavamo pazzi. Oggi i ragazzi impazziscono per gli smartphone, i tablet e i videogiochi. Il motorsport deve reagire a questi cambiamenti. Per esempio, abbiamo appena lanciato la prima app che permette di sfidare dal vivo un pilota di Formula E durante una corsa e di partecipare così virtualmente alla gara. In Formula E le nostre idee vanno oltre i soliti modelli collaudati. Abbiamo molti collaboratori giovani che contribuiscono portando impulsi importanti.
Alejandro Agag
Alejandro Tarik Agag Longo, figlio di un banchiere algerino, è nato a Madrid nel 1970. Laureatosi in economica e commercio, ha iniziato la sua carriera nel settore finanziario ed è stato membro del Parlamento europeo per il Partido Popular spagnolo. La sua passione per il motorsport l’ha infine condotto alla Formula 1. Ha gestito i diritti televisivi della Formula 1 per la Spagna e ha promosso la costruzione di un nuovo circuito a Valencia. Agag ha colto l’occasione al balzo quando, nel 2011, la FIA era alla ricerca di un promotore per un nuovo campionato per vetture elettriche. Ha così fondato la Formula E Holding, di cui ancora oggi è amministratore delegato.